Google+ Dog Trip: Diario di Viaggio. L’arrivo a Calice Ligure

lunedì 2 luglio 2012

Diario di Viaggio. L’arrivo a Calice Ligure


Usciamo dall’autostrada verso le 22.30 di un caldo venerdì sera. Una manciata di minuti prima, all’autogrill, il cemento mi scotta le zampe e l’erba bruciacchiata non mi invoglia a fare la sosta di cui avrei bisogno prima di riprendere il tragitto che ci porterà a destinazione.
Due ore e mezza circa, da Milano fino a raggiungere il B&B Filosofia della quotidianità (che recensirò QUI). Un pò di traffico, certo, ma niente a che vedere con il precedente viaggio a Bibione. In confronto, questa è una passeggiata anche per me che sono abbastanza sofferente ai percorsi in auto. Ci diamo appuntamento con Elisa, la proprietaria del B&B, perchè raggiungere la Filosofia della Quotidianità non è affatto semplice, soprattutto di sera. Lei ci aspetta pazientemente al cancello con suo marito e fin da subito si mostra in tutta la sua cordialità che l’accompagnerà per il resto dei due giorni in cui saremo ospiti presso di loro.
Con la loro auto, ci indirizzano lungo i giusti sentieri: abbastanza scoscesi e sterrati. E’ buio ma ci accorgiamo di passare un fiumiciattolo, sostituiamo l’aria condizionata con quella fresca che entra dai finestrini e, come per magia, non boccheggiamo. Ci mettiamo un pò per raggiungere la destinazione; sicuramente senza il loro aiuto ci saremmo persi. 

Tutto intorno a noi, i rumori della notte. Versi di civette, di grilli, di rane e di qualcos’altro di non ben definito, ci accompagnano lungo il tragitto fino a che non la scorgiamo come una punta luminosa nel buio: è lei, la nostra casetta. 
Avete presente la tipica casetta del bosco, quella delle fiabe che vi siete sempre immaginati nei racconti della nonna? Noi ce l’avevamo davanti ai nostri occhi. Piccolina ma immensa in tutta la sua particolarità.
Io sono felice e curiosa, continuo a correre e ad annusare ovunque, mi rende entusiasta il fatto di avere un giardinetto tutto per me, che va al di là dei confini della mia immaginazione. Io sono una cagnolina di città, non pretendo solitamente più che un pezzo d’erba mal gestita, ed ora mi ritrovo in paradiso.
Giusto il tempo che i bipedi sistemino armi e bagagli e mi ritrovo insieme a loro in un lettone a fantasticare su quelle che saranno le nuove avventure che ci aspettano questo week end e totalmente ignara, mi addormento grazie al conciliante suono delle rane che gracchiano in sottofondo.



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